VITTORIO GIARDINO

Sam Pezzo, Max Fridman e Jonas Fink... l'Europa e la sua storia, sono diventate avventura

VITTORIO GIARDINO

VITTORIO GIARDINO, uno dei grandi maestri del fumetto italiano, nasce nel 1946, a Bologna. Ingegnere, a 30 anni, abbandona questo settore per dedicarsi completamente ai fumetti.

Il suo primo fumetto, Sam Pezzo, hard-boiled ambientato nella sua Bologna esce nel 1979 sulla rivista «il Mago». Ma il grande successo internazionale lo ha qualche anno dopo con Max Fridman, pubblicato su «Orient Express» nel 1982, e quindi in Francia, dove il suo segno a linea chiara, originale e fortemente narrativo, lo porta rapidamente alla fama.

Giardino ha saputo raccontare la cultura mitteleuropea, toccando i momenti più oscuri della sua storia, dal nazismo alla guerra civile spagnola, fino agli anni dello stalinismo e della destalinizzazione, attraverso i generi dell’avventura, dalla spy-story con venature politiche e intellettuali di Max Fridman, fino ad arrivare al complesso capolavoro di Jonas Fink, che si è concluso proprio quest’anno. Ha anche toccato toni erotici con grande eleganza, in Little Ego (dal 1984) e varie storie brevi.

Il suo successo non conosce confini, la Francia gli ha dedicato numerose mostre e premi. Le opere di Vittorio Giardino sono state tradotte in quattordici lingue e pubblicate in diciotto paesi.

A Vincomics 2018 saranno in mostra alcuni suoi originali fatti per etichette di vino francesi e svizzere e altre illustrazione a tema.

Galleria

Curiosità

  • Giardino disegna sempre e completamente in analogico, pennino e china, e colora lui stesso, ad acquerello, le sue storie.
  • Ogni disegnatore ha dei tipi caratteristici e ritrae spesso se stesso. Se possiamo ritrovare il suo volto, più o meno chiaramente riflesso nei suoi protagonisti maschili, è però folgorante come le sue eroine siano tutte somiglianti a sua moglie.